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Il Tema
DISORIENTAMENTO nell'organizzazione, nell'estetica, nell'economia, nella cultura, nella politica.
Il nostro mondo è segnato da recinti che cadono. A partire da Galileo e da Cartesio, da Bacone e da Newton, avevamo suddiviso e misurato ogni cosa. Tutto doveva essere misurabile, tutto doveva essere vendibile.
Poi, con l'avvento postindustriale, creatività e qualità hanno cominciato a soppiantare la metrica che avevamo tentato di imporre alla vita. Da allora nessun nuovo paradigma ha rimpiazzato con altrettanta autorevolezza quelli classici che perdevano mordente. Distrutti i punti cardinali della vita tradizionale, restava il disorientamento.
"Sono disorientato" è l'affermazione che più frequentemente si ascolta: disorientati su cosa sia bene e cosa sia male, su cosa sia vita e cosa sia morte, su cosa sia bello e cosa sia brutto.
Ci tocca dunque vivere in una confusione crescente o è possibile piantare nuovi paletti per il nostro umano itinerario di viandanti del terzo millennio?
Il XII secolo orientò i naviganti verso mitici approdi, donando loro la bussola. L'invenzione di questo strumento, semplice e rivoluzionario al tempo stesso, è attribuita a Flavio Gioia, di Amalfi. E' perciò significativo che nello stesso luogo soave e appartato, nella Ravello che al "secolo gaio" improntò la sua bellezza, si svolga il XVII Seminario d'estate dedicato appunto al DISORIENTAMENTO nell'organizzazione, nell'estetica, nell'economia, nella cultura, nella politica. Con la speranza di intravedere nuove stelle polari, di abbozzare nuove bussole con cui ri-orientarci.
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Programma
DOMENICA 30 GIUGNO, SERA
Accoglienza
Ore 18.00 Accreditamento dei Partecipanti
Ore 21.00 Cena in onore del professor Pasquale Gagliardi e del professor Chris Meyer
Ricordo di Theodor W. Adorno
LUNEDI’ 1 LUGLIO, MATTINA
Il disorientamento nell’organizzazione
Il progresso tecnologico, la globalizzazione, la scolarizzazione hanno messo in crisi l’organizzazione ereditata dalla società industriale. Quali forme di disorientamento ne derivano per i mercati, le imprese, i lavoratori? Con quali conseguenze negative e con quali conseguenze positive? Si intravedono nuovi paradigmi e nuove esperienze con cui superare questo disorientamento? E’ opportuno e possibile creare nuovi punti di riferimento e nuovi fattori di certezza organizzativa? Quali? A chi spetta questo compito?
Chairman: Roberto Panzarani, presidente Scuola di Specializzazione S3 Studium, direttore del Center for Business Innovation, Cap Gemini Ernst & Young di Roma
Ore 9.30 Saluto del Sindaco di Ravello, Secondo Amalfitano
Ore 10.00 Pasquale Gagliardi, amministratore delegato Istud
Ore 10.45 Coffee break
Ore 11.15 Chris Meyer, direttore del Center for Business Innovation, Cap Gemini Ernst & Young di Boston
LUNEDI’ 1 LUGLIO, POMERIGGIO E SERA
Il disorientamento nell’estetica
La molteplicità di esperienze, proposte, paradigmi, entusiasmi e rifiuti hanno disorientato ogni genuina propensione all’esperienza estetica. Ormai l’opera d’arte, che Keats definiva ‘una gioia creata per sempre’, non sempre è una gioia, non sempre è per sempre, non sempre ci si presenta come opera d’arte. Il disorientamento non riguarda solo il dubbio circa i confini tra bello e brutto, ma anche le relazioni tra estetica, etica ed epistemologia. Ulteriore disorientamento crea l’irruzione dell’estetica nell’economia e il suo trasformarsi da donatrice di senso in donatrice di valore. E’ opportuno e possibile creare nuovi punti di riferimento e nuovi fattori di certezza estetica? Quali? A chi spetta questo compito?
Chairman: Roberto D’Avila, giornalista
Ore 16.00 Fulvio Carmagnola, Professore di Estetica all’Università Bicocca di Milano
Ore 16.45 Coffee Break
Ore 17.15 Washington Olivetto, Pubblicitario
Ore 20.00 Concerto in Villa Rufolo
Ore 22.00 Cena in onore del pubblicitario Washington Olivetto e del filosofo Fulvio Carmagnola
MARTEDI’ 2 LUGLIO, MATTINA
Il disorientamento nell’economia
E’ ormai difficile tracciare i confini tra locale e globale, pubblico e privato, economico e finanziario, produzione e servizi. Emergono nuovi soggetti economici mentre scompaiono soggetti prima consolidati. Il mercato del lavoro è movimentato da flussi migratori, da nuove professioni, da nuovi rapporti contrattuali. Ne deriva un crescente disorientamento nelle imprese, nelle istituzioni, nelle persone Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo disorientamento? E' opportuno e possibile superarlo creando nuovi punti di riferimento e nuovi fattori di certezza economica? quali? a chi spetta questo compito?
Chairman: Stefano Palumbo, responsabile settore Ricerca della S3.Studium
Ore 9.30 Persio Arida, professore di Economia alla USP (Università di San Paolo) e alla PUC (Università Cattolica di Rio de Janeiro), direttore del piano di sviluppo economico del Brasile
Ore 10.45 Coffee break
Ore 11.15 Antonio Calabrò, direttore editoriale de “Il Sole 24 Ore”
MARTEDI’ 2 LUGLIO, POMERIGGIO E SERA
Il disorientamento nella cultura
Quali paradigmi consolidati si vanno sfaldando e quali nuovi paradigmi stanno emergendo nella cultura? La globalizzazione e i problemi internazionali quali riflessi vanno assumendo nelle culture locali? Quale disorientamento deriva da queste dinamiche e dalla tensione tra cultura umanistica e cultura scientifica, tra cultura accademico-professionale e cultura antropologica? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo disorientamento? E' opportuno e possibile superarlo creando nuovi punti di riferimento e nuovi fattori di certezza culturale? Quali? A chi spetta questo compito?
Chairman: Felice Paolo Arcuri, direttore generale S3.Studium
Ore 16.00 Giuseppe O. Longo, professore di Teoria dell’Informazione all’Università di Trieste
Ore 16.45 Coffee break
Ore 17.15 Paolo Branca, islamista e professore di Arabo all’Università Cattolica di Milano
Ore 18.00 Paolo Peluffo, consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e l’informazione
Ore 21.30 Cena in onore del giornalista Roberto D’Avila e dell’imprenditore Riccardo Sarfatti
MERCOLEDI’ 3 LUGLIO, MATTINA
Il disorientamento nella politica
Nel corso della società industriale il fondamento del potere economico e poi di quello politico consisteva nei rapporti con i mezzi di produzione e nelle dinamiche sociali che ne derivavano. E nella nostra società postindustriale? Che ruolo politico giocano oggi i rapporti con i mezzi di ideazione e con i mezzi di informazione? La crescente difficoltà di distinguere tra globale e locale, tra destra e sinistra, tra nuovo imperialismo e nuove dipendenze crea un disorientamento che si sta traducendo in un riassetto caotico dei centri di potere. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo disorientamento? E' opportuno e possibile superarlo creando nuovi punti di riferimento e nuovi fattori di certezza politica? Quali? A chi spetta questo compito?
Chairman: Domenico De Masi, direttore scientifico S3.Studium
Ore 9.30 Cristovam Buarque, professore di Economia all’Università di Brasilia
Ore 10.45 Coffee Break
Ore 11.15 Massimo Cacciari, professore di Filosofia Estetica all’Università di Venezia
Ore 12.00 Note conclusive e saluto
I lavori del seminario si svolgeranno presso la chiesa di S.Maria a Gradillo in Via Roma.
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