Il tema

Il potere, i poteri


Italia. Le piramidi societarie, come scriveva Luigi Einaudi già nel 1914, consentono ai furbi di dominare sul capitale degli ingenui. Il capitalismo degli azionisti di riferimento, che rischiano dieci euro e ne governano duecento, è davvero più sano di quello dei manager miracolati dalle stock options? Come si sta modificando il potere delle persone, dei gruppi, delle istituzioni?
Stati Uniti. La fede nella borsa, architrave dell’american way of life, vacilla sotto il peso degli scandali. I giornali più accreditati intravedono una crisi istituzionale del capitalismo e una nuova forma di imperialismo.
Politica dell’insicurezza. La politica dell'insicurezza produce un effetto domino: ciò che nei tempi buoni si è reciprocamente integrato e rafforzato – piena occupazione, pensioni sicure, maggior gettito fiscale, spazi di intervento del wellfare – ora si minaccia reciprocamente. Il lavoro diventa precario; i fondamenti dello stato sociale crollano; le nuove povertà depauperano il mercato e preparano la violenza. Come può connotarsi una politica in cui lo Stato, i cittadini, il denaro e il sapere convivano in funzione della crescita civile e della pace?
Imperium. Gli ultimi avvenimenti nella politica internazionale ci coinvolgono nell'ipotesi-obiettivo di un imperium mondiale come unico assetto capace di garantire la pace perpetua. Le diverse linee di forza sono trasversali, gli schieramenti si intrecciano superando i confini politici, etnici, culturali. Perché accade tutto questo? Per effetto della globalizzazione? Per la maggiore consapevolezza della pubblica opinione mondiale?
Recinti. Foucault ha posto al centro del suo discorso sul potere coercitivo l'idea di steccato, presente in tutte le istituzioni totali. Come mai – egli si chiedeva – una società normale produce anormali da rinchiudere in un recinto? Come mai oggi la società produce recinti destinati alla cosiddetta gente normale?
Altri poteri. Secondo Marx la fonte primaria del potere è l’economia. Secondo i liberisti è il mercato. Secondo gli idealisti è la cultura. Secondo i credenti è la Provvidenza. Secondo Dostoevskij è la bellezza. Secondo Gandhi è la dolcezza. Secondo i Greci è la saggezza.
Occorre dunque estendere la riflessione a tutte le altre fonti di potere ed esplorarne le reciproche interconnessioni: il potere della politica, il potere dell’ironia, il potere della bellezza, il potere della musica, il potere della burocrazia, il potere dell’economia, il potere della creatività, il potere della fede, il potere dell’utopia.