Cristovam Buarque
Cristovam Buarque, professore di Economia all?Universit? di Brasilia nonch? ex-sindaco di Brasilia, nel suo intervento al Seminario d?Estate di Ravello ha analizzato accuratamente il tema de ?Il disorientamento nella politica?.
Parlare di disorientamento nella politica e nella societ? significa soprattutto parlare di disorientamento nella democrazia e nello sviluppo.
La democrazia ? disorientata, ha detto, perch? ? un sistema fondato sulla volont? della maggioranza, anche se oggi il mondo ? formato da molte minoranze. E la democrazia ? incompetente nel gestire i diritti e i problemi delle minoranze; inoltre, ? dittatoriale nel momento in cui impone i diritti della maggioranza su quelli della minoranza.
Tra i molteplici aspetti analizzati per ricostruire il disorientamento della democrazia, Buarque ha dedicato maggiore attenzione alle due dicotomie carisma vs marketing e leadership vs ricerca. Innanzi tutto, mentre in passato il carisma svolgeva una funzione essenziale nella carriera di un politico, ora attraverso i sondaggi si costruisce un personaggio e si porta un politico alla vittoria elettorale. ?Oggi l?arma principale ? il marketing. Quindi non si tratta di seduzione, ma di inganno. Oggi i politici non guidano, ma vengono guidati dai sondaggi?. Inoltre, si affannano nell?accontentare i desideri immediati del popolo, per guadagnare pi? voti alle prossime elezioni. ?Se Churchill avesse assecondato i sondaggi nell?Inghilterra subito prima della guerra, non avrebbe mai fatto la guerra a Hitler. Gli inglesi volevano la pace.? Il popolo ? un sentimento permanente, mentre la ricerca ? solo un?espressione istantanea.
Come possibile soluzione di riorientamento in questo mondo disordinato, Buarque ha suggerito tre idee economiche e sociali: il rispetto reciproco tra i diversi abitanti di quello che ha chiamato condominio Terra; una politica di rispetto verso le diversit? e i diritti delle minoranze; e la creazione di un piano Marshall, europeo e americano, per combattere la povert? nel mondo. Basterebbe, infatti, solo l?0,1% del reddito di ognuno dei paesi ricchi per risolvere definitivamente il problema della povert?. Questo aiuta a riorientare la democrazia senza frenare lo sviluppo.